"In tempi come questi la fuga è l'unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare"
Henri Laboritt

The Rainmaker

C’è chi dice “pensa con la tua testa ma pensa positivo” di questi bisogna diffidare.

Pensare positivo significa….. se qualcosa va storto è colpa tua perché pensavi negativo se invece avessi pensato positivo avresti visto con lenti rosee la realtà circostante.

Questo va benissimo se stai bene.. se sei in un posto che ti piace… non hai problemi economici… se hai vicino chi desideri…non hai l’anima chiusa in gabbia. O se la tua stella magica non se n’è andata, se non hai un buco nell’anima e sei sicuro di non perdere il controllo.

Pensare positivo presuppone un forte adattamento alla realtà così com’è.

La disobbedienza è l’’opposto…. è sviluppare un forte disadattamento a quello che ci circonda, se le cose così come sono non ci piacciono.

Disobbedire è un atto individuale che ci fa’ accorgere di essere un elemento talmente innovativo che la realtà deve per forza cambiarci intorno.

Si inizia a cambiare tutto, dalla struttura stessa delle proprie percezioni…..

Io non penso positivo… io penso d i v e r so.

Questa è la vera rivoluzione !

Avvisi al visitatore:

God : I am what I am.

(Exodus 3,14)

Jago: I am not what I am.

(W.S.)

I Post di Extreme Docking

martedì 19 novembre 2013

Noan Chomsky e le 10 regole del controllo sociale

1 -La strategia della distrazione
L’elemento primordiale del controllo sociale  è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti.
La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. Mantenere l’attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza.
Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali.
2 – Creare problemi e poi offrire le soluzioni.
Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”.
Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà. O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.
3 – La strategia della gradualità.
Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni ‘80 e ‘90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta.
4 – La strategia del differire.
Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato. Prima, perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento.
5 – Rivolgersi al pubblico come ai bambini.
La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale. Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno” .
6 – Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione.
Sfruttate l’emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un’analisi razionale e, infine, il senso critico dell’individuo. Inoltre, l’uso del registro emotivo permette aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti.
7 – Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità.
Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù.
“La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori”.
8 – Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità.
Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti …
9 – Rafforzare l’auto-colpevolezza.
Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s’incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti  è l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è rivoluzione!
10 – Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscono.
Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti. Grazie alla biologia, la neurobiologia, e la psicologia applicata, il “sistema” ha goduto di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.


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Extreme Docking: cos'è?

Tipo di pesca con canna da banchine o da moli facendo cadere la lenza in modo perpendicolare il piu' vicino possibile alla banchina stessa.
Più la lenza è vicina alla banchina più si fà Extreme Docking.
....va bene anche se vi ha lasciato la morosa e non avete altri hobbies

Scopo dell' Extreme Docking
Vantarsi di catture da posizioni improbabili facendo anche bei ragionamenti.

Mission:
pubblicazione su questo blog di tutte le foto e ragionamenti di chi pratica Extreme Docking
(chi pesca scoordinato e male di solito è avvantaggiato)

La Tecnica (step by step):

Cocktail di benvenuto (alla macchina quando ci si incontra).
Brindisi di inizio lavori di solito non sono ancora le 7 della mattina (è meglio se quancuno inizia a gridacchiare " si può pescare " mettendo le mani di fronte alla bocca come megafono..... di solito si sente digerire in lontananza).
Quindi si presuppone che ci troviamo su una banchina di un porto e abbiamo un fondale di circa 10 metri.
Le canne utilizzate sono quelle da ledgering con cimino sottile come nelle foto.
Tecnica utilizzata EXTREME DOCKING.
Il mulinello di medio/piccole dimensioni è caricato di un buon filo del 25 o 28 si può arrivare al 30 in alta stagione (settembre).
Sul mulinello sarà posizionato un cavalletto che ci permetterà di tenere la canna stabile e ferma sulla banchina.
Il terminale utilizzato è della solita sezione di quello in bobina ( o di qualita superiore ma sempre dello stesso diametro).
Il piombo utilizzato dai 3 ai 5 grammi (dipende dal cimino della canna e dalle condizioni meteo).
Quindi piombo su lenza madre,girella brunita senza moschettone e terminale di circa 20 cm.
L'esca utilizzata è il granchio (dimensioni corpo circa 2 euro) innescato dalla testa o nelle zampe (cosa importante deve essere mantenuto vivo).
Utilizzare un amo unico robusto misura 2 o 3.
Se si pesca con 2 ami vanno bene anche di misura inferore,il primo messo nella protuberanza in mezzo agli occhi che poi spunta nella parte superore del carapace e l'altro tra le zampe posteriori.
Orario di pesca dalle 7 alle 17
Orario di bevute dalle 6 in poi.

ACCESSORI AMMESSI IN BANCHINA:
fiasco del vino impagliato stile "old fashion",
bottiglione "classic" da 2 litri,
cartuccera con liquori mignon varie marche tra cui:
rosso antico, pretrus, kambusa (l'amaricante),don bairo e ferrochina bisleri (se comprati all'Iperlando valgono doppio),
fiaschetta grappa con ruta o senza in metallo,
barilotto tipo San Bernardo con vin brulè.
EQUIPAGGIAMENTO DA TENERE IN MACCHINA:
damigiana 54 litri vino rosso di bassa qualità (ma quella bassa qualità che non dà fastidio),
ghiacciaia con frizzantino bianco sfuso da prendere con la caraffa, kit di petardi da far esplodere quando si ha voglia.

DIVERTITEVI, INDIGNATEVI E RIBELLATEVI........SEMPRE