Il fatto che sono stato costretto a rallentare, a mollare la
presa per un paio di mesi è stata l’occasione unica e straordinaria per cercare
di uscire dalla corsa dei topi o per lo meno di avere un progetto per tentare
di farlo davvero. Mi riferisco al fatto di avere più tempo per se stessi, di
passare il tempo con chi si ha voglia e di fare quello che si desidera, pensando
che forse non è del tutto utopistico vivere al di fuori dal ritmo sincopato del
consumismo.
Cercare di uscire dalla costrizione “Lavoro-Guadagno-Consumo”
che è la superstrada costellata di falsi bisogni, di fottutissimi gadgets che
riempiono la nostra casa, doni che non danno assolutamente la felicità ma al
contrario ci portano direttamente nella gabbia.
Il gioco del potere è sottile, infingardo…devi lavorare per
mantenere falsi bisogni e per poter appagarne sempre di nuovi.
Andare più lenti serve per riappropriarci dei valori che abbiamo
barattato in passato con cose ritenute indispensabili per non sentirci “out”.
Andare più lenti non significa assolutamente volare basso,
tutt’altro : significa essere consapevoli di come viviamo e dove viviamo, nel rispetto
di noi stessi e dell’ambiente per una vita con meno denaro ma assai più gratificante.
Prendersi tutto il tempo per fare le cose, e scegliere cioè di essere liberi.
1 commento:
Decrescita serena ed Elogio alla lentezza...ecco, credo che tu sia sulla buona strada :)
Posta un commento